Nel 2009 partecipai alla mostra “Tombini Art – Il Sopra e il sotto”, organizzata dalla società Metroweb e patrocinata dal Comune di Milano.

 

Uno dei due tombini da me realizzati in mostra durnte l'inaugurazione.

 

Questo il comunicato stampa che spiegava le intenzioni dell’evento:

 

SOPRA IL SOTTO

Tombini Art raccontano la Città Cablata

Mostra open air 11 giugno – fine novembre 2009, in zona Tortona a Milano

Inaugurazione al Superstudio Più, 10 giugno 2009 (mostra, installazione multisensoriale, light dinner, dance party – su invito)

da un’idea di Monica Nascimbeni per Metroweb. Con la collaborazione del curatore Davide Giannella e la direzione artistica di Gisella Borioli. Con il patrocinio del Comune di Milano, Assessorato alla Cultura.

In occasione dell’anniversario decennale di attività, METROWEB, titolare della più grande rete metropolitana di fibre ottiche d’Europa, che copre capillarmente l’area di Milano, ha ideato un evento che rende bella la città, sostiene la giovane arte contemporanea, e soprattutto vuole ricordare ai cittadini milanesi un primato fonte d’orgoglio: Milano è la città più cablata d’Europa.

Una mostra open air di tombini art in ghisa (quelli della rete in fibra ottica Metroweb posti sui marciapiedi ai lati della strada) invade per 6 mesi il quartiere più creativo di Milano, la zona Tortona, il district per eccellenza del design internazionale, dove già sono concentrate le più importanti case di moda e ora stanno accorrendo le gallerie d’arte, seguendo l’esempio eccellente della Fondazione Pomodoro.

Sopra il Sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata” propone arte in strada e arte di strada, interpretata da street artist affermati – quelli già entrati nelle gallerie d’arte e nei musei internazionali – che hanno liberamente interpretato il tema della RETE. La fibra e la rete portano flussi di informazioni (dati, audio, video, telefonia fissa e mobile, distribuzione di contenuti digitali multimediali …), accesso al mondo, progresso, comunicazione, tecnologia, modernità.

16 gli street artist selezionati dal curatore Davide Giannella, con la direzione artistica di Gisella Borioli: 108, 2501, Abbominevole, Bo130, Dem, El Gato Chimney, Faust, Luze, maba, Microbo, Ozmo, Pho, Santy, Sten&Lex, Ufo5.

Gli artisti hanno progettato e realizzato, con l’ausilio di Attilio Tono e Veronique Pozzi, in totale 30 tombini di diverse dimensioni che raccontano il mondo sotterraneo della fibra ottica, invadendo con creatività e sorpresa le vie Tortona, Savona, Montevideo, Bergognone, Voghera, Stendhal, Bugatti, Forcella, Novi, Cerano.

Un oggetto quasi invisibile di uso comune, il tombino parte integrante del paesaggio urbano, diventa visibile, scolpito, colorato, curioso, figurativo o astratto, simbolico. Un linguaggio immediato, come quello della rete, diffonde l’arte con spontaneità nel cuore della città.

Sopra il Sotto” rappresenta una importante riflessione sull’identità visiva della città, sul visibile e l’invisibile, sulla fruibilità artistica che coinvolge la cittadinanza senza barriere e mediazioni, sulla tecnologia avanzata, sul futuro.

“Con questo progetto la strada diventa uno schermo, la città un racconto dove fibra ottica (la scienza) e fibra nervosa (la comunità) dialogano virtuosamente per una cultura sempre più en plein air” afferma Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura del Comune di Milano.

Ufficio Stampa “Sopra il Sotto”

Chiara Ferella Falda

Con il progetto durante la realizzazione