A cavallo del finire degli anni novanta e inizio dei duemila, feci confluire  il mio immaginario figurativo nell’esperienza della street art, ai tempi anche identificata come “logo art”.

Il disegno del balcone non fu solo un simbolo con cui sostituire o affiancare l’esperienza della tag e del writing,  ma una sorta di rappresentante di una immaginario poetico e simbolico piu vasto, che da qualche tempo avevo iniziato a sviluppare. Formalmente  portare questo tipo di ricerca nell’ambito urbano, ha dato il via l’inizio di un rapporto di scambio tra stili classici e moderni, tra l’incisione e i graffiti, continuato ed evoluto negli anni.

Il mio lavoro in strada di quegli anni è conosciuto con lo pseudonimo di Santy, e documentato in varie pubblicazioni tra cui “Street Logos” (2002, Tristan Manco Ed. Tashen) e “The Art Of Rebellion” (Chris Hundemark, Publiklaat Vargas).

Ho usato questo pseudonimo per diversi anni anche in molte esposizioni ed eventi.

Molti lavori di questi anni furono pubblicati sul sito “Ekosystem.org”, portale e punto di riferimento unico, con cui collaborai per promuovore progetti spontanei di collaborazione con altri artisti da tutto il mondo.

Il balcone, un logotipo non antropomorfo e aperto a molte interpretazioni, è un immagine per me carica di molteplici valenze simboliche, una delle quali sicuramente legata alla atmosfera distaccata ed eterea che permea le visioni di paesaggio che in questi anni continuo a dipingere.