“La memoria non si cancella”. (2010 – 2011). Una mini serie dipinta in occasione di una mostra itinerante tenutasi in spazi teatrali tra Milano e Reggio Emilia, che voleva riflettere sul ricordo della resistenza partigiana italiana. Nella fattispecie la riflessione nasce dalla cancellazione da parte del comune di Milano dei segnali che indicavano la presenza di rifugi per i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, che fino ai primi anni duemila erano stati preservati dalle amministrazioni cittadine ma che in seguito alle campagne anti-graffiti sono stati quasi del tutto eliminati dai muri della città.